🇮🇹 Mafia e memoria: la strage di Capaci
Il 23 maggio 1992 è una data che l’Italia non dimenticherà mai. In quel giorno, lungo l'autostrada tra l’aeroporto di Punta Raisi e Palermo, un attentato mafioso uccise il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta: Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. È ricordata come la strage di Capaci.
Falcone era un magistrato simbolo della lotta alla mafia, insieme al suo collega e amico Paolo Borsellino, ucciso solo due mesi dopo in un altro attentato a Palermo. Entrambi lavoravano da anni al cosiddetto Maxiprocesso, un processo storico che mise alla sbarra centinaia di mafiosi appartenenti a Cosa Nostra, l’organizzazione criminale siciliana.
Chi era Giovanni Falcone?
Falcone era un uomo determinato, intelligente e profondamente onesto. Aveva capito che per combattere la mafia non bastava arrestare i piccoli criminali: bisognava seguire i soldi, smontare la rete economica e politica che proteggeva i boss. Le sue indagini e il lavoro con i pentiti (mafiosi che decidono di collaborare con la giustizia) hanno permesso allo Stato italiano di colpire duramente Cosa Nostra.
La strage
Quel pomeriggio del 23 maggio, la mafia fece esplodere 500 kg di tritolo sotto l’autostrada, provocando una voragine enorme. L’attentato fu organizzato dai vertici di Cosa Nostra per fermare Falcone e dare un messaggio allo Stato: chi sfida la mafia, muore.
Dopo la strage
La reazione dell’Italia fu forte. Migliaia di persone scesero in piazza per dire "Basta alla mafia". Anche molti giovani iniziarono a mobilitarsi. Nacquero movimenti, associazioni, scuole e progetti per educare le nuove generazioni alla legalità.
🕊️ Paolo Borsellino: il giudice della coerenza e del coraggio
Dopo la morte dell’amico e collega Giovanni Falcone, Paolo Borsellino sa che la sua vita è in pericolo. Eppure continua il suo lavoro con determinazione, lucidità e senso dello Stato, deciso a non fermarsi. In un’intervista disse:
«La lotta alla mafia dev’essere il primo problema da risolvere, anche se non interessa a nessuno».
📅 L’attentato in via D’Amelio
Il 19 luglio 1992, appena 57 giorni dopo la strage di Capaci, una Fiat 126 imbottita di esplosivo viene fatta esplodere in via D’Amelio a Palermo, sotto casa della madre del giudice.
Muore Paolo Borsellino insieme a cinque agenti della sua scorta:
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Emanuela Loi (prima donna agente uccisa in servizio)
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Agostino Catalano
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Vincenzo Li Muli
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Walter Eddie Cosina
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Claudio Traina
Solo pochi minuti prima della strage, Borsellino aveva suonato il campanello della madre. La bomba esplose poco dopo. L'attentato fu uno dei più devastanti e dolorosi della storia repubblicana italiana.
🧭 Il suo esempio oggi
Borsellino è ricordato come un uomo integro, serio, riservato, che ha dedicato la vita alla legalità. Insieme a Falcone, è diventato un simbolo della giustizia e del coraggio civile, anche per le giovani generazioni.
Nelle scuole italiane si studia il suo impegno e ogni anno, il 19 luglio, si organizzano cerimonie e iniziative pubblicheper ricordarlo.
Oggi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono due simboli della giustizia italiana. Le loro vite continuano a ispirare chi lotta ogni giorno contro la criminalità organizzata.
✏️ Esercizi
🟠 1. Comprensione – Vero o falso?
Indica se le frasi sono vere (V) o false (F).
- La strage di Capaci è avvenuta nel 1995. ☐
- Giovanni Falcone era un magistrato impegnato contro la mafia. ☐
- Paolo Borsellino è morto nello stesso attentato di Falcone. ☐
- Dopo la strage, molte persone hanno protestato contro la mafia. ☐
- Il Maxiprocesso ha liberato molti boss mafiosi. ☐
Soluzioni: 1F, 2V, 3F, 4V, 5F
🎧 PODCAST (livello B1–C1)
1. Blu Notte – La mafia spiegata da Carlo Lucarelli (RaiPlay Sound – livello B2/C1)
🔗 https://www.raiplaysound.it
Podcast narrativo che racconta storie di mafia con un linguaggio chiaro ma ricco. Lucarelli spiega anche gli eventi legati alla strage di Capaci, Totò Riina e il Maxiprocesso.
📚 Consiglio didattico: Ascolta 5 minuti, ferma, riassumi in coppia o per iscritto.
2. Mafia – Storia criminale (Chora Media – livello C1)
🔗 Spotify o Apple Podcast
Un’inchiesta in più puntate su cosa è la mafia, come funziona oggi e che rapporto ha con la politica e l’economia.
🎧 Episodio consigliato: "Le stragi del ’92"
3. Io ero il boss (Rai Radio3 – livello B2)
Podcast documentario che racconta la vita dei pentiti di mafia. Aiuta a capire dall’interno cosa significa vivere in Cosa Nostra.
🎬 FILM E SERIE TV (livello B1–C1)
1. I cento passi (2000, regia di Marco Tullio Giordana – livello B2)
🎞️ Storia di Peppino Impastato, giovane giornalista siciliano ucciso dalla mafia per le sue denunce.
Perfetto per introdurre il tema della resistenza civile e del giornalismo libero.
2. La mafia uccide solo d’estate (film 2013 / serie TV 2016 – livello B1/B2)
🎞️ Versione ironica e commovente degli anni di piombo in Sicilia, vista dagli occhi di un bambino.
Utile per lavorare su vocabolario quotidiano e storico insieme.
3. Il traditore (2019, di Marco Bellocchio – livello C1)
🎞️ Film intenso sulla vita di Tommaso Buscetta, il primo grande pentito di Cosa Nostra. Richiede un livello alto per la quantità di dialoghi giuridici e politici.